Produzioni

COSTELLAZIONI (2022)
di Nick Payne
con Roberto Solofria e Ilaria Delli Paoli
progetto sonoro Paky Di Maio
regia Roberto Solofria
traduzione Valerio Piccolo
aiuto regia Daniela Quaranta
impianto scenico Nicola Bove e Vincenzo Leone
assistente alla regia Maria Chiara Cecere
costumi Alina Lombardi
illustrazione Francesco Zentwo Palladino
produzione Mutamenti / Teatro Civico 14
Una teoria della fisica quantistica sostiene che esiste un numero infinito di universi: tutto quello che può accadere, accade da qualche altra parte e per ogni scelta che si prende, ci sono mille altri mondi in cui si è scelto in un modo differente. Nick Payne prende questa teoria e la applica a un rapporto di coppia.

VELENO bloody pianos, razor blades and other messes (2022)
di e con Antimo Navarra
regia Ilaria Delli Paoli
progetto sonoro Paky Di Maio
costumi Alina Lombardi
scene Antonio Buonocore, Nicola Bove, Enzo Leone
assistente alla regia Maria Chiara Cecere
illustrazione e visual Francesco Zentwo Palladino
produzione Mutamenti/Teatro Civico 14
La storia di Veleno parte da una scatola di fiammiferi: un meraviglioso oggetto del desiderio, per un bambino di sei anni. Poi seguirono altri piccoli doni, insieme a sorrisi, incoraggiamenti, attenzioni. Lui – in scena Antimo Navarra, anche autore del testo – ne era lusingato e cominciò a sentirsi un pò speciale. Gli abusi durarono quattro anni, senza che nessuno, né a scuola, né in famiglia, si rendesse conto di nulla.

IL LIBRAIO STRANIERO (2022)
con Roberto Solofria e Daniela Quaranta
regia Rosario Lerro
drammaturgia Luigi Imperato
progetto sonoro Paky Di Maio
scene Antonio Buonocore, Nicola Bove, Vincenzo Leone
assistenza tecnica Mus tapha Khan
assistente alla regia Valentina Pi scopo
costumi Maria Elena Mennella
foto di scena Marco Ghidelli
organizzazione Ilaria Delli Paoli
produzione Mutamenti/Teatro Civico 14
Una notte Gina scompare, passano giorni e non torna, probabilmente è solo uno dei suoi tanti tradimenti, ma Jonas vuole coprirla, vuole impedire che il nome della moglie finisca per l’ennesima volta sulla bocca di tutti. Inizia a mentire, dice bugie e continua a confermarle finché può. Jonas vive a Napoli da tempo, non ha più ricordi di altro posto che non sia Piazza Mercato, quello strambo foro rettangolare è il suo regno, il mondo a sua misura. Eppure Jonas è uno straniero, “è un assassino”.

DI UN ULISSE, DI UNA PENELOPE (2017)
interpreti Roberto Solofria, Ilaria Delli Paoli
regia Roberto Solofria
testo Marilena Lucente
costumi Alina Lombardi
progetto sonoro Paky Di Maio
scene Antonio Buonocore
collaborazione ai movimenti scenici Luigi Imperato
disegno luci Marco Ghidelli
traduzione in napoletano Roberto Solofria
Foto di scena Marco Ghidelli
produzione Mutamenti/Teatro Civico 14
Guerra d’amore, guerra per amore. Tutto cambia dopo il ritorno ad Itaca. Mare in tempesta. Odio. Sangue. Il rosso, il blu, l’oro. Amore. Amore? L’incontro, il rincontrarsi, il ritrovarsi, stringersi le mani, sentire l’odore, il sapore. É questo che cercavo, é questo che non trovavo. É più facile conoscersi o riconoscersi? Memorie, lontane, e ancora presenti. Ecco l’amore più forte del tempo, più forte dell’uomo, più forte del mare, più forte di guerre, più forte di viaggi, di incontri, di altri amori. Ma l’amore di lui non vince su tutto, non è così forte, non è così certo. L’amore di lei, sì che combatte, sì che ti aspetta, é lei che ti chiede del prossimo viaggio.