dal 05 ottobre 2024

al 06 ottobre 2024

Giulietta E Romeo Stai Leggero Nel Salto

drammaturgia e regia Roberto Latini
con Roberto Latini e Federica Carra
musiche e suono Gianluca Misiti
luci e direzione tecnica Max Mugnai
costumi Daria Latini
video Collettivo Treppenwitz da L'amore ist nicht une chose for everybody (loving kills)
una produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi con Emilia Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale

Un concerto scenico dalla tragedia di Shakespeare, costruito attraversando le poche scene in cui Romeo e Giulietta sono insieme. Cinque quadri suonati nelle parole che Romeo dice a Giulietta e quelle che Giuliettadice a Romeo. Loro due soli.
Una suite composta nei capitoli:
l’incontro: "esaudisci".
il balcone: “cento parole nella tua voce”.
il matrimonio: “aria all’aria".
all’alba: “te ne vuoi andare?”.
nella cripta: “sulle tue labbra”.
Quella di Romeo e Giulietta è anche la tragedia dell’occasione dell’amore, la tragedia del futuro mancato, di quello che sarebbe stato consolante anche se fosse rimasto indefinito, o soltanto accennato, raccontato da altri, lasciato immaginare, come una porta socchiusa attraverso cui intravedere luce e tempo.
Romeo e Giulietta si portano dietro, da sempre, quella nostalgia che certe volte la vita riserva a se stessa, in qualche sfumatura, un pensiero improvviso, un ricordo; quella sensazione di sapere già quale sia la delusione che si accomoda sull’altro piatto della bilancia quando valutiamo le grandi occasioni.
Alla fine, ci dispiace sempre che vada così; ci dispiace che la loro storia sia incapace di un’invenzione che ci regali un lieto fine; ci dispiace che somigli così tanto alla verità quando è brutale, ingenerosa, quando la si sapeva già; ci dispiace di averlo conosciuto già quel dispiacere, quando siamo stati lontani dal poterci rinnovare, dal poterci provare, quando uno dei nostri sentimenti preferiti è restato in un vuoto desolante, tanto più grande quanta più gioia s’era tuffata nella vita.
Abbiamo in testa e addosso, con chiarezza, i pensieri che abbiamo pensato quando avevamo la stessa età, quando avevamo gli stessi pensieri anche in età diverse; quando eravamo sicuri di esser pronti, quando non essere pronti era tutto il resto; allora può sembrarci vero che romeo e giulietta siamo noi, e l’unica tragedia è il tempo che passa e che ci allontana dai ragazzi che siamo stati,quando eravamo uno o l’altra o entrambi, in qualche slancio di vita e di cuore, quando la bellezza dell’amore poteva intercettarci pure nel disincanto, quando ci chiedeva di saltare e l’unica condizione, adesso come allora, è di stare leggeri.

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