Dalla vita, da una novella e dal dramma omonimo di Luigi Pirandello
da Luigi Pirandello
dramaturg Linda Dalisi
regia Alfonso Postiglione
con Anna Bocchino, Viola Forestiero, Ettore Nigro e Monica Palomby
A 110 anni dalla prima rappresentazione al teatro Manzoni di Milano (19 aprile 1915), va in scena, al teatro Sannazaro di Napoli (via Chiaia 157), La ragione degli altri di Luigi Pirandello, interpretato da Anna Bocchino, Viola Forestiero, Ettore Nigro e Monica Palomby, con la regia di Alfonso Postiglione e la drammaturgia di Linda Dalisi.
La ragione degli altri, primo testo in tre atti scritto da Pirandello (1895), racconta la storia di Leonardo Arciani, scrittore e giornalista svogliato, sposato con la ricca Livia, in un matrimonio ormai privo di passione e senza figli.
Leonardo riallaccia una breve relazione con Elena, sua vecchia fiamma in difficoltà economiche, e da questa relazione nasce una bambina.
Quando Leonardo torna da Livia, lei accetta di riaccoglierlo a patto che lui porti con sé la figlia illegittima. «Dove sono i figli è la casa», dirà, infatti, Livia a suo padre in una battuta diventa celebre e già considerata reazionaria all’epoca.
Nelle trame si intrecciano più fili tematici, quello dell’ossessione, dell’essere e diventare madri, dell’imperfezione della coppia, dell’ambiguità e della contraddizione del femminile, al punto da tradurre, alla luce della contemporaneità, la vicenda della figlia contesa come una sorta di maternità surrogata ante litteram.
Il caso autobiografico Pirandello mise in dramma una personale storia di famiglia, fatta di infedeltà paterna e di figli illegittimi. È poco noto,inoltre, che, in anticipo sul dramma, l’autore siciliano scrisse una novella, Il nido, su questa vicenda autobiografica.
Stefano Pirandello, padre di Luigi, prima di sposare Caterina Ricci-Gramitto, era stato fidanzato a una cugina, con la quale aveva rotto per un puntiglio di lei; la cugina, a sua volta sposatasi, restò vedova e in miseria; si rivolse quindi a Stefano per un aiuto, e Caterina stessa spinse il marito a soccorrerla. Il riavvicinamento degli antichi fidanzati cambiò presto natura e nacque una bambina.
Per Luigi, allora tredicenne, la scoperta di questa illecita unione paterna fu una tragedia. Si
fece paladino dei diritti e dei sentimenti offesi della madre, compromettendo il rapporto affettivo con il padre.