di Letizia Rita Amoreo
con Maggie Salice
regia di Roberto Galano
scene di Cristiano Russo
consulenza coreografica di Pau Aran Gimeno
editing audio di Vito Scudo
una produzione Teatro dei Limoni
Chi sei quando nessuno ti vede?
A quale voce stai lasciando la narrazione della tua vita?
In quale schermo e a quale prezzo?
La società impone dei modelli, detta le linee guida di una “felicità” pre confezionata,
esistenze fatte in serie e sorrisi studiati, proprio come quelli di Marilyn Monroe.
Più ti conformi, più ti illudi di vincere, mentre da dentro qualcosa urla per venirti in aiuto.
Ma l’ossessione per quella vittoria è più forte, e più rincorri il trionfo, più la tua mente
genera “i mostri”. La Monroe ne è forse l’esempio più emblematico.
Diva di Hollywood, icona fragile e misteriosa, oggetto del desiderio; a più di sessant’anni
dalla sua tragica e controversa fine, il suo “caso clinico” è ancora argomento di dibattito per
la psichiatria mondiale. Nata come Norma Jean Mortenson, l’attrice dovette convivere tutta
la vita con il suo personaggio, fino al punto di fondersi completamente e dividersi con la
sua invenzione, Marilyn. Due donne, una sola anima. E se non fossero in due?
“In the mood for Marilyn” è un monologo che lascia spazi aperti per la
contaminazione del teatro danza, un invito al perdersi tra i labirinti circoscritti
della psiche di una donna senza nome, in quel tempo sospeso dell’umanità,
tra il big-bang e un buco nero.